USTICA: LA PERLA NERA DEL TIRRENO - Lustrica Diving
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POSIDONIA OCEANICA: ALGA O PIANTA?
23 Febbraio 2022

USTICA: LA PERLA NERA DEL TIRRENO

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A circa 36 miglia a largo di Palermo, spunta dal mare l’isola di Ustica, la perla nera del Tirreno.
Piccola e solitaria isola della Sicilia, non appartiene né alle isole Eolie né tanto meno alle isole Egadi; con una movimentata storia vulcanica alle spalle, questo scrigno di circa 9 kmq può regalarti una vacanza indimenticabile.

Se anche tu stai programmando la tua vacanza subacquea in Sicilia e stai prendendo in rassegna anche le varie isole dell’arcipelago siciliano, non farti sfuggire l’opportunità di scoprire la perla nera del Tirreno.

Di cosa parliamo in questo articolo:

Origine di Ustica

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L’isola di Ustica è nata circa un milione di anni fa: il magma, risalendo dal mantello terrestre, diede luogo a ripetute eruzioni subacquee di varia entità che formarono l’isola.

Una volta emersa dal mare continuò per un po’ la sua attività vulcanica fino a quando questa cessò e il materiale emerso venne modellato dal mare e dagli agenti atmosferici.






Nessuna delle isole del Tirreno ha questa origine che infatti la accomuna alle isole Hawaii.

Tutt’ora sono visibili i vari vulcani che hanno formato l’isola e possiamo ammirarli sia dal mare, facendo un giro in barca, oppure facendo delle passeggiate per i numerosi sentieri che percorrono l’isola.

L’area marina protetta di Ustica

Riserva marina dal 1986, Ustica è la prima AMP istituita in Italia.
Questo primato, insieme alle numerose manifestazioni subacquee organizzate nel corso degli anni, hanno reso Ustica una delle mete più apprezzate per gli amanti delle vacanze subacquee in Italia, conquistandosi il titolo di “capitale italiana della subacquea”.
L’area marina protetta e le caratteristiche morfologiche dell’isola sono state determinanti per lo sviluppo di una biodiversità (fauna e flora marina) talmente ricca che niente ha da invidiare ad altre mete turistiche tropicali.

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Le acque usticesi, come tutte le AMP, sono divise in 3 zone:

Zona A: riserva integrale

La zona A dell’Area Marina Protetta di Ustica si estende nel versante Ovest-Nord ovest dell’isola. In particolare dalla caletta Santoro (anche detta Acquario) fino a “Scogli Piatti”.
In questa area sono vietate praticamente tutte le attività umane, se non per scopo scientifico: sono vietate quindi la navigazione e l’ormeggio di ogni tipo di imbarcazione, la pesca e qualsiasi altra azione che possa disturbare o alterare l’ambiente naturale.

Zona B: riserva generale

La zona B dell’Area Marina Protetta di Ustica si estende per 3 miglia sul versante settentrionale dell’isola; in particolare viene delimitata dai due fari: quello di Punta Cavazzi e quello di Punta Omo Morto. In questa area è possibile la fruizione turistica, quindi balneazione, navigazione, pesca sportiva con lenza e le attività subacquee. Rimane vietata la pesca subacquea.

Zona C: riserva parziale

La zona C dell’Area Marina Protetta di Ustica si estende per 3 miglia nel versante meridionale dell’isola. In questa zona sono consentite la navigazione e l’attracco. La pesca professionale è consentita solo ai pescatori locali muniti di autorizzazione.

La storia di Ustica

Posizionata al centro del Mediterraneo, Ustica può vantarsi di aver conosciuto tutte le civiltà che hanno abitato il Mare Nostrum, come testimoniano i numerosi ritrovamenti in più zone dell’isola.

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villaggio preistorico Ustica

I primi segni di civiltà sull’isola li troviamo nella zona nord, presso i Faraglioni, e risalgono all’era Preistorica; qui è ancora visibile ciò che rimane di un villaggio del Neolitico.

Dalla Preistoria in poi c’è stato un susseguirsi di popoli che hanno colonizzato e costruito sull’isola diverse strutture, molte delle quali tutt’ora visitabili; tra tutte spicca la Rocca Falconiera che, dominando il porto, è uno dei migliori punti strategici dell’isola: costruita in età Ellenistica, venne modificata dai vari popoli che si sono succeduti nel corso della storia.


Usata come punto di snodo per i commerci nel Mediterraneo, Ustica ha ospitato i Fenici, i Cartaginesi, i Romani e fino a monaci e agricoltori nel Medioevo.
Per un lungo periodo venne poi lasciata disabitata a causa delle scorribande dei pirati e veniva frequentata solo da carbonari e corallari trapanesi.

Solo con la colonizzazione dei Borboni l’isola comincio a ripopolarsi: i primi coloni provenivano da Lipari, che arrivarono ad Ustica a seguito di un bando Vicereale. Si andò a progettare e costruire l’attuale centro abitato di Cala Santa Maria che comprendeva la Chiesa, edifici militari (le due torri di guardia, il forte della Falconiera, il forte della Marina e 13 garitte lungo le coste) e le abitazioni.
Durante il periodo fascista divenne luogo di confino per “coatti” e rifugiati politici, come Antonio Gramsci e Ferruccio Parri, fino a che nel 1961, dopo le continue proteste degli abitanti, il confino venne abolito.

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Quando andare a Ustica

La posizione dell’isola le regala un clima mite d’inverno e caldo e ventilato in estate.
La stagione turistica generalmente va da metà aprile a fine ottobre.
Ustica è caratterizzata da un turismo lento e sostenibile e anche nei mesi centrali dell’estate l’isola si anima ma non diventa mai caotica e invivibile.

Meta prediletta dagli amanti della natura, diverse sono le attività da poter fare una volta sull’isola: diversi sentieri percorrono l’isola e sono ideali per delle panoramiche passeggiate; ad inizio e a fine stagione è anche luogo di passaggio per alcuni uccelli migratori.
Per gli amanti del mare e dello snorkeling il periodo migliore va da fine giugno a metà settembre, caratterizzati da temperature dell’acqua più calde.

Gli appassionati di immersioni la preferiscono nei mesi di maggio-giugno, quando l’acqua è più fredda ma ricca di pesce di passo, e nei mesi di settembre-ottobre, quando la temperatura dell’acqua è più mite e il pesce si riappropria dei propri spazi.

Come andare a Ustica

L’isola è collegata con il porto di Palermo da mezzi con frequenza giornaliera durante tutto l’anno.

Due sono le tipologie di mezzi disponibili:

  • Mezzi veloci (1 ora e 30 circa): aliscafo e catamarano con più corse giornaliere, intensificate nei mesi centrali dell’estate. Su questi non è possibile imbarcare alcun mezzo di trasporto.
  • Mezzi lenti (2 ore e 30 circa): nave. C’è disponibile una corsa al giorno durante tutto l’anno. Su di essa invece si possono imbarcare auto e altri mezzi di trasporto.

Leggi di più qui oppure consulta il sito Liberty lines per maggiori informazioni.

Se desideri visitare l’isola di Ustica e immergerti in questo paradiso naturale dei subacquei per meravigliarti difronte al blu intenso dei fondali, contattaci per avere maggiori informazioni su pacchetti vacanza e offerte subacquee.

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